Il Tribunale aveva ritenuto il licenziamento illecito

Il caso era quello di un lavoratore che doveva assistere la madre invalida ma che non si era recato neppure nella sua abitazione. Tra le varie agevolazioni e diritti previsti in caso di disabilità, i cosiddetti permessi da legge 104 sono tra le misure più utilizzate ed utili. Si tratta di permessi lavorativi retribuiti concessi tanto al lavoratore con disabilità grave (ai sensi della legge 104, articolo 3 comma 3), quando al familiare che debba prestare assistenza o comunque supporto a un congiunto con grave disabilità certificata.

Nonostante si tratti di una agevolazione che si prefigge di alleviare in parte lo sforzo e l’impegno dei familiari che si occupano di persone con bisogni assistenziali, capita a volte che questi permessi vengono utilizzati impropriamente, registrando degli abusi nella loro fruizione. E’ il caso del lavoratore che utilizzava i permessi per seguire la squadra del cuore in trasferta, ad esempio. In questi casi il licenziamento del lavoratore né legittimo.

A questo proposito, segnaliamo una recente ordinanza della Corte di Cassazione, pubblicata il 16 giugno 2021, (ordinanza n. 17102, Sez.VI ), relativa proprio al licenziamento di un lavoratore che aveva utilizzato i permessi della Legge 104 in un modo che l’azienda datore di lavoro riteneva non coerenti allo scopo degli stessi.

Leggi Tutto

Controversie da ritardo, cancellazione e negato imbarco

In un mondo sempre più veloce e connesso, il danno conseguente al ritardo ovvero alla cancellazione o al negato imbarco per overbooking, costituisce un aspetto importante del rapporto contrattuale tra passeggero-consumatore e vettore aereo.  Nell’approfondire questa tematica, è dunque necessario in primo luogo esaminare quali siano le normative applicabili in materia di voli internazionali.  Nel contesto infracomunitario, il più recente ed esaustivo intervento normativo in materia è rappresentato dal Reg. CE n. 261/04.  Detto Regolamento è applicabile ai passeggeri in partenza da un aeroporto situato in uno Stato membro, nonché ai passeggeri in partenza da un aeroporto situato in un Paese terzo con arrivo in un aeroporto situato in uno Stato aderente all’UE.  É dunque sufficiente, ai fini dell’applicabilità di tale normativa, che il danno origini da un volo internazionale che abbia avuto come partenza o destinazione uno dei Paesi membri dell’Unione Europea, a prescindere pertanto dalla nazionalità comunitaria, tanto del passeggero quanto della Compagnia aerea responsabile del contratto di trasporto.

Leggi Tutto

Accordi di ristrutturazione dei debiti e concordato preventivo

Nell’ambito del diritto bancario e gli accordi di ristrutturazione assumono un rilievo centrale nella promozione del rilancio dell’attività d’impresa. Tali accordi sono uno strumento mediante il quale le aziende possono delineare un piano di ristrutturazione del debito da sottoporre all’approvazione dei creditori per superare una crisi aziendale.

In questo periodo è sempre più frequente che le aziende, a causa della crisi di numerosi settori produttivi dovuti alla pandemia in corso o agli effetti del blocco dei licenziamenti, si trovino ad affrontare crisi di liquidità che appaiono irreversibili. In tale contesto, assumono particolare rilievo due degli strumenti di soluzione alla crisi d’impresa offerti dall’ordinamento, al fine di impedirne la cessazione o, persino, il fallimento e, segnatamente, la ristrutturazione dei debiti e il concordato preventivo.

Per individuare lo strumento più idoneo, tra quelli in esame, a tutelare le ragioni aziendali, ne analizzeremo brevemente i principali elementi in comune e vantaggi e le criticità prevalenti. Per l’avvio della procedura relative sia agli accordi di ristrutturazione del debito aziendale che al concordato preventivo occorre presentare un piano in Tribunale, dai contenuti sostanzialmente analoghi e, tanto in un caso quanto nell’altro, una volta depositata la proposta, si ottiene il blocco delle azioni esecutive e cautelari e la scadenza dei debiti pecuniari, per i crediti anteriori alla procedura. Inoltre, in entrambe le procedure si può ricorrere alla transazione fiscale ex art. 182 ter della Legge fallimentare.

Leggi Tutto